Nel giorno del matrimonio ogni donna sogna, non solo di indossare il classico abito da sposa in color bianco, ma anche inserire una serie di accessori iconici e tradizionali, come la giarrettiera. Scopriamo il perché ci sia questa usanza e perché risulta indispensabile ancora oggi.

Perché la sposa usa la giarrettiera

Quando si va a scegliere e confezionare un abito da sposa ci si rivolge ad un atelier di grande tradizione e competenza come Anna Tumas a Roma. Accedere ad un prodotto esclusivo che rispecchi perfettamente le proprie esigenze di stile e caratteristiche fisiche è indispensabile per avere il massimo risultato. Ci si può sbizzarrire valutando un abito classico con elementi in pizzo piuttosto che modelli moderni, caratterizzati da linee più semplici e nette. Tuttavia per ottenere un risultato finale di qualità è indispensabile anche occuparsi degli accessori con particolare riferimento alla giarrettiera. Questo indumento è da sempre considerato tra i più ricercati dalla sposa per il giorno del proprio matrimonio.

La giarrettiera: amuleto di buon auspicio

La storia è molto antica: ci sono delle testimonianze secondo le quali già al tempo dell’undicesimo secolo veniva utilizzata, seppur come indumento maschile. Leggenda vuole che il primo ad utilizzare la giarrettiera sia stato Re Carlo Magno, che però lo adoperava come semplice laccio. Nei secoli successivi poi è diventato un indumento esclusivamente femminile, peraltro simbolo di sensualità.

La consuetudine di utilizzare la giarrettiera durante il matrimonio è nata nel corso del XV secolo per un motivo ben preciso: la superstizione. Infatti, questo indumento veniva visto proprio come un vero amuleto portafortuna. Tradizione vuole che fosse il futuro marito a tagliarlo direttamente dall’abito e a donarlo alla sua consorte come buon auspicio. Successivamente l’usanza venne in parte modificata, perché ottenere la giarrettiera dall’abito della sposa significava puntualmente rovinarlo e così, questo prodotto è diventato un vero e proprio accessorio a sé stante. Nel XVII secolo c’era l’usanza che gli uomini fissassero al cappello la giarrettiera per avere dei benefici in termini di prosperità in amore e poi si arrivò finalmente al classico lancio della giarrettiera.

Il lancio della giarrettiera

Questo gesto, diventato ormai comune in tutte le cerimonie che si consumano sul territorio italiano, ha un significato ben definito che riguarda la purezza della sposa. In pratica la giarrettiera in questo caso rappresenta quella che un tempo era la cintura di castità e che veniva molto utilizzata durante gli anni delle Crociate. Togliere e gettare la giarrettiera significava per l’appunto l’inizio della vita sessuale tra il marito e la moglie. Inoltre, c’è anche un’altra consuetudine, ossia quella di indossare delle giarrettiere rigorosamente con un nastro blu. In questo caso il riferimento è soprattutto alle usanze anglosassoni, che volevano che nel giorno del matrimonio la sposa dovesse indossare una cosa nuova, una prestata, una vecchia e una cosa blu come simbolo di purezza.

Consigli su come indossare la giarrettiera

Se si vuole rispettare la tradizione e indossare la classica giarrettiera ci sono delle cose da sapere e da rispettare. Innanzitutto la giarrettiera va sempre indossata sulla gamba destra e poco al di sopra del ginocchio. Bisogna assicurarsi che non sia troppo stretta altrimenti c’è il rischio che possa dar fastidio e lasciare dei segni fastidiosi. La sposa non deve mai acquistare la giarrettiera, piuttosto deve essere sempre regalata da una persona cara, che può essere un’amica oppure la testimone. Il suo colore è sempre quello blu che è simbolo di buon auspicio e di purezza. Possono essere realizzati vari modelli di giarrettiera da sposa, magari con elementi in pizzo che certamente è il materiale più nobile per eccellenza e con dei piccoli fiocchetti che riportano un po’ alla tradizione. C’è poi l’usanza di creare sulla giarrettiera dei punti luce con dei brillanti, mentre per chi vuole essere ancora più romantica, ci sono dei modelli che presentano delle forme che ricordano il cuore con pizzo merlato a fare da contorno.

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